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Peste suina africana. proroga misure di controllo al 31.03.2024

peste suina

Con l’Ordinanza n. 1/2024 datata 19.2.2024 il Commissario Straordinario alla Peste suina africana ha prorogato al 31.3.2024 le misure di controllo e di eradicazione già vigenti.

Data di Pubblicazione

27 febbraio 2024

Tipologia

Avviso

Che cos'è la peste suina africana

La peste suina africana è una malattia virale che colpisce suini e cinghiali. La patologia è molto contagiosa e spesso letale per loro, ma che non è trasmissibile all'uomo, né ai cani e gatti, anche se, tutti e tre, possono rappresentare un vettore passivo di trasmissione indiretta.

La Psa è causata da un virus incapace di stimolare la formazione di anticorpi e questo è il motivo per cui ad oggi non esiste un vaccino disponibile.

Dove è presente

La PSA è endemica nell'Africa sub-sahariana, dove la malattia venne inizialmente scoperta. In Europa, tra il 1995 e il 2007, la PSA era confinata unicamente alla Sardegna. Tuttavia nel 2007 si verificarono focolai di PSA in Georgia e la malattia si diffuse ai Paesi limitrofi, colpendo maiali e cinghiali selvatici. Nel 2014 vennero segnalati i primi focolai nell'Unione europea, tra i cinghiali selvatici degli Stati baltici e della Polonia. Da allora la malattia si è diffusa ad altri Paesi dell'UE e ai Paesi terzi confinanti e negli ultimi anni si sono verificati focolai anche in Asia, Oceania e in alcuni Paesi americani.

I sintomi

Gli animali infettati possono avere: febbre, perdita di appetito, debolezza del treno posteriore, difficoltà respiratorie e secrezione oculo-nasale, aborti spontanei, emorragie interne e su orecchie e fianchi.

Le ripercussioni dell'epidemia

Le epidemie hanno pesanti ripercussioni economiche nei paesi colpiti: è previsto l'abbattimento obbligatorio degli animali malati e sospetti tali; e ne soffre il comparto produttivo suinicolo perché nei paesi colpiti è vietato commercializzare ed esportare suini vivi e prodotti suinicoli. Questo perché la peste suina può diffondersi sia per contatto tra animali infetti, sia attraverso la puntura di vettori come le zecche, sia in maniera indiretta (attraverso attrezzature e indumenti contaminati che possono "trasportare" il virus), sia attraverso la somministrazione ai maiali di scarti di cucina contaminati dal virus.

La prevenzione

Nei territori in cui il virus non è presente, è necessario effettuare una massiccia prevenzione attraverso la sorveglianza degli allevamenti e delle carcasse di cinghiale rinvenute. Fondamentale è il rispetto della normativa.

Misure di controllo

Considerato che la Peste suina africana continua a diffondersi nel territorio nazionale, assumendo anche un andamento discontinuo con l'insorgenza di focolai puntiformi, talvolta a distanze considerevoli, tali da non trovare giustificazione nella contiguità territoriale e ritenuto che l'azione intrapresa con le misure precedentemente adottate ha reso possibile, attraverso una adeguata gestione ed un coordinamento delle attività legate al contenimento dell'emergenza, una applicazione più incisiva delle misure utili a contrastarne la diffusione, con l'ordinanza n.1 del 19 febbraio 2024, il Commissario Straordinario alla Peste suina africana ha disposto la proroga delle misure di cui all'Ordinanza n.5 del 24 agosto 2023, avente ad oggetto "Misure di controolo ed eradicazione della peste suina africana", fino al 31 marzo 2024.

Documenti e atti

Tipo Titolo Scarica
  PDF1,7M Ordinanza-PSA-n.5-del-24-agosto-2023

  PDF1,7M ordinanza 1 del 19-02-2024

Ultima modifica: martedì, 27 febbraio 2024

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